Dopo le polemiche seguite all’inchiesta di un giornalista di Repubblica che, nei giorni scorsi, era riuscito ad eludere ogni sorveglianza, salendo a bordo di ben due aerei armato di un coltello dalla lama affilatissima, i servizi di sicurezza italiani hanno deciso per la linea dura. Sentito il Mossad, la CIA e il mitico Quartermaster dell’MI6, sempre pronto a rifornire di diavolerie elettroniche il leggendario agente oo7, la sicurezza aeroportuale dei principali scali nazionali del nostro paese si avvarrà di nuove sofisticate tecnologie per scovare eventuali malintenzionati e dunque prevenire dirottamenti e ogni altra azione di matrice terroristica. Per una volta, nessun appalto con ditte giapponesi, statunitensi o tedesche.
La tecnologia al servizio della sicurezza dei viaggiatori è interamente italiana. Milanese, per la precisione, dal momento che sarà la Ditta SAME, forte di una esperienza pluridecennale nel settore, a rifornire dei suoi macchinari i principali aeroporti della penisola. Oltre ai consueti controlli, ciascun agente aeroportuale avrà in dotazione un vero e proprio “kit anti-terrorista” personale. Questi i nuovi strumenti, fiore all’occhiello della ricerca italica:
SPYPEN
Risultato dell’invenzione del Servizio Segreto Tedesco durante la seconda guerra mondiale. Consente di vedere attraverso qualsiasi tipo di parete. “Lasciamo alla vostra immaginazione” – riporta il manuale d’uso – “calcolare i possibili usi della SPY PEN”.
OCCHIALI PER RADIOSCOPIA
Dal manuale in dotazione a ciascun agente aeroportuale:
“Concedetevi l’indimenticabile illusione di vedere attraverso le cose! ‘Vedrete’ le ossa attraverso la pelle. ‘Vedrete’ attraverso gli indumenti. I colleghi vi invidieranno, le fanciulle vi scanseranno… Visione straordinaria”.
SPYSCOPE SECRET
Strumento di minime dimensioni che ingigantisce le visioni di 10 (DIECI!) volte dal normale. “Vi permetterà” – si legge nelle istruzioni distribuite agli agenti in servizio – “di vedere nei minimi particolari le più belle ragazze senza essere visti!”
In attesa che i tecnici e gli etologi della ditta SAME completino l’addestramento delle temibili “Scimmie di mare”, che verranno affiancate ai cani addestrati per individuare esplosivi o stupefacenti. Possiamo dunque dormire sonni tranquilli e dirigerci fiduciosi verso il personale di bordo con in mano la nostra carta d’imbarco. Purché il nostro vicino di posto non faccia “Atta” di cognome.